Il Lead Trilogy è un pedale di distorsione con un forte sapore british, che si rifà alle testate hi-gain di casa Marshall prodotte negli anni ’80 e ’90, epoca in cui la chitarra aveva un ruolo preponderante in moltissimi generi, non soltanto nel rock e derivati. La casa costruttrice di questi amplificatori lo sa bene e non manca nel riproporre questi amplificatori, diventati oramai oggetto di culto, in svariate riedizioni quasi sempre ben accolte dai chitarristi.
Un po’ di storia…
La mentalità dei chitarristi durante gli anni è cambiata molto spesso: dagli anni ’50 in cui l’effettistica non era ancora stata concepita passiamo all’epoca in cui si è cominciato ad alzare al massimo i propri amplificatori scoprendo la distorsione. Si è quindi passati a riprodurre la distorsione con i primi pedalini (fuzz boxes, distorsori ecc.) generando un altro tipo di suono di gran lunga differente da quello degli amplificatori a valvole al massimo volume, esigenza che è rimasta in voga fino al 1981, anno in cui Jim Marshall progetta il primo ampli a 2 canali denominato JCM800 2210 Split Channel.
Da qui tutto cambia nuovamente in quanto il chitarrista dell’epoca si trova di fronte alla possibilità di avere lo stesso suono di un amplificatore ad altissimo volume pur potendo controllare la reale pressione sonora e gestire contemporaneamente due suoni: quello pulito e quello distorto, etichettando così il filone degli anni ’80 con questa innovativa testata. John Norum degli Europe non ha mai smesso di adoperare questo amplificatore nel suo arsenale.
Nel 1987, un altro amplificatore Marshall viene prodotto con la stessa filosofia, il Silver Jubilee 2555, con un suono più frizzante grazie all’ausilio di un circuito di clipping molto particolare. Slash durante i primi album con i Guns N’ Roses ne è stato un influente utilizzatore.
Arriviamo al 1990, anno di introduzione sul mercato della testata Marshall JCM900 4100 Hi-Gain Dual Reverb, realizzata con una costruzione davvero atipica, pur mantenendo il classico layout a 2 canali molto simile alle sopracitate testate ma con un taglio davvero particolare in quanto la distorsione viene generata attraverso amplificatori operazionali a basso voltaggio al posto delle tradizionali valvole (presenti comunque nell’amplificatore ma per altri scopi) dividendo letteralmente l’opinione dei chitarristi. Grazie al costo più contenuto dei precedenti, ne sono stati venduti moltissimi esemplari negli anni ’90, rendendolo l’ampli preferito dei backline e di molti studi di registrazione per affidabilità e versatilità; troviamo quindi la sua impronta in centinaia di hit degli anni ’90 e non solo.
Le 3 testate nel Lead Trilogy
L’obiettivo del pedale è quello di ricreare le sonorità di questi 3 amplificatori in un formato compatto, una circuitazione completamente analogica e un design ottimizzato per una connessione diretta nella stragrande maggioranza degli amplificatori impostati su un suono pulito.
Modalità Jubilee
Grazie alla ricostruzione del particolare circuito di clipping asimmetrico della testata originale, si raggiunge il suo tipico carattere ricco di armoniche superiori e un focus tagliente e cremoso.
Modalità 800
Caratterizzata da una voce carica di medie frequenze, una risposta diretta e presente in grado di farsi spazio nel mix generale di qualsiasi rock band.
Modalità 900
Genera una distorsione pronunciata, carica di compressione e sustain, offrendo una risposta pungente ma allo stesso tempo nitida e calda, risaltando in modo particolare la tecnica del vibrato durante linee soliste.
Gain: controlla la quantità di distorsione, proprio come negli amplificatori di riferimento .
Tone: lavora sulla risposta in frequenza della distorsione, valori bassi offrono un tono più scuro e caldo, valori alti restituiscono più mordente.
Volume: controlla il volume di uscita generale.